Domande frequenti
- Posizionare lo scovolino interdentale sul solco gengivale davanti allo spazio tra i denti.
- Individuare il giusto angolo di accesso.
- Inserire lo scovolino con delicatezza tra i denti e poi estrarlo: ecco fatto!
- Le setole ultrasottili con “effetto a ombrello” lo rendono così efficace che basta inserirlo ed estrarlo una sola volta per una corretta pulizia.
Con il filo interdentale non è possibile pulire gli spazi critici, come le concavità dei denti e l’area tra le papille.
Molti scovolini interdentali non hanno setole abbastanza lunghe per raggiungere i punti critici menzionati. Le setole degli scovolini Curaprox si distinguono per il cosiddetto “effetto a ombrello”: si compattano all’ingresso nello spazio interdentale e poi si estendono per riempirlo completamente. In questo modo è sufficiente un solo movimento “dentro e fuori” per pulire efficacemente lo spazio interdentale. Per di più il filo CURAL, estremamente sottile e al contempo resistente, è ideale anche per gli spazi interdentali più piccoli.
A chi esegue una profilassi primaria. Sono gli scovolini più sottili in commercio e assicurano una prevenzione particolarmente semplice ed efficace di carie, gengiviti e parodontiti. Sono perfetti anche per gli spazi interdentali più piccoli.
Sono scovolini altamente efficaci, consigliati per la prevenzione secondaria nei pazienti affetti da parodontite, con spazi interdentali aperti ed esposti e black holes. Sono adatti anche in presenza di corone, ponti e protesi dentarie.
Ai pazienti ortodontici. Si tratta di scovolini interdentali appositamente progettati per pulire i fili dall’interno e dall’esterno e intorno ai bracket.
Ai pazienti con impianti. Le setole dal diametro speciale permettono una pulizia estremamente sicura ed efficace degli impianti.
Uno strumento per la motivazione e il monitoraggio dei pazienti che aiuta a sviluppare una strategia di igiene orale personalizzata in base al paziente. Scopri di più su bobscore.com.
Lo spazio di accesso dello scovolino è dato dalla dimensione dell’anima del filo, più le setole ripiegate su se stesse durante l’inserimento: il cosiddetto “effetto a ombrello”.
Lo spazio di pulizia corrisponde alla lunghezza delle setole (in mm).